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Stalking per l’ex amante che minaccia di rivelare tutto al marito di lei
Avv. Marco Trasacco | Integra il reato di stalking la condotta di chi ripetutamente minaccia la sua ex amante di raccontare la pregressa relazione sentimentale al marito di lei. Sul punto, rilevano sicuramente che le reiterate minacce abbiano arrecato alla vittima non trascurabili ripercussioni sul suo stato psico-fisico costringendo la stessa addirittura a rivolgersi ad un neuropsichiatra con successiva diagnosi di un’anoressia nervosa (Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 3940/21; depositata il 2 febbraio).
La minaccia nel reato di truffa e di estorsione: distinzione
Avv. Marco Trasacco | Il criterio distintivo tra il reato di truffa e quello di estorsione, quando il fatto è connotato dalla minaccia di un male, va ravvisato essenzialmente nel diverso modo di atteggiarsi della condotta lesiva e nella diversa incidenza nella sfera soggettiva della vittima. Ricorre la prima ipotesi delittuosa se il male viene ventilato come possibile ed eventuale e comunque non dipendente (direttamente o indirettamente) da chi lo prospetta, sicché la persona offesa non è coartata, ma si determina alla prestazione, costituente l’ingiusto profitto dell’agente, perché tratta in errore dalla esposizione di un pericolo inesistente; si configura, invece, l’estorsione se il male viene indicato come certo e realizzabile ad opera del reo o di altri, in tal caso la persona offesa è posta nella ineluttabile alternativa di far conseguire all’agente il preteso profitto o di subire il male minacciato (Cassazione penale , sez. II , 09/10/2018 , n. 47300)
Maltrattamenti, tra marito e moglie la condotta assume maggiore gravità
Avv. Marco Trasacco | Il legame di coniugio tra la vittima e l’aggressore implica un maggior disvalore della condotta lesiva, riposando il rapporto di coniugio sul valore morale, sociale e giuridico della qualità di coniuge per la quantità dei doveri che comporta ed in ciò trova giustificazione la contestazione di tale aggravante nel delitto di lesioni, autonomamente e pienamente configurabile, anche nel caso di concorso con un reato nei confronti di un familiare (Cassazione penale sez. V 10 aprile 2018 n. 27446).
Stalking sui social media, divieto di avvicinamento per l’ex marito
Avv. Marco Trasacco | Per la Suprema Corte è corretta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa in relazione all’imputazione provvisoria di atti persecutori in danno di un ex, reiteratamente minacciata e molestata con continue e asfissianti comunicazioni a mezzo telefono, facebook e whatsapp, così cagionandole un perdurante stato di ansia e di paura (Cassazione penale, sez. V, 16/02/2018, (ud. 16/02/2018, dep.16/05/2018), n. 21693).
Assolto dal reato di minaccia, una persona aveva detto “dovete stare attenti ve la farò pagare”
Avv. Marco Trasacco |La Corte di Cassazione (sentenza 26 settembre 2017, n. 44381), dopo aver esaminato il contesto nel quale sarebbe stata pronunciata la frase, ha evidenziato che “non appare illogico ritenere che l’espressione “ve la farò pagare” si riferisse proprio all’esercizio di azioni giudiziarie e la prospettazione dell’esercizio di azioni giudiziarie, attraverso la generica espressione in contestazione, in quanto esplicazione di un diritto, non implica un danno ingiusto e, quindi, il reato di minaccia“.