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Sicurezza sul lavoro: non è responsabile il dirigente con limitata autonomia decisionale

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Avv. Marco Trasacco | In tema di reati omissivi colposi, la posizione di garanzia – che può essere generata da investitura formale o dall’esercizio di fatto delle funzioni tipiche delle diverse figure di garante – deve essere individuata accertando in concreto la effettiva titolarità del potere-dovere di protezione dello specifico bene giuridico che necessita di protezione, e di gestione della specifica fonte di pericolo di lesione di tale bene, alla luce delle specifiche circostanze in cui si è verificato il sinistro (Cassazione penale sez. IV, 17/10/2019, (ud. 17/10/2019, dep. 27/01/2020), n.3184).

Infortunio sul lavoro: attenuante del risarcimento del danno

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Avv. Marco Trasacco | Ai fini della sussistenza dell’attenuante di cui all’art. 62 n. 6 c.p. il risarcimento, ancorché effettuato da una società di assicurazione, deve ritenersi eseguito personalmente dall’imputato medesimo se questi ne abbia conoscenza, mostri la volontà di farlo proprio e sia integrale nei confronti di tutte le persone offese (Sez. IV, sentenza 9 gennaio 2019 – 23 gennaio 2019 n. 3217 – Pres. Piccialli – Rel. Picardi).

Il datore di lavoro non è responsabile quando l’infortunio del lavoratore avviene per un comportamento abnorme di quest’ultimo

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Avv. Marco Trasacco | In tema di responsabilità omissiva del datore di lavoro per infortunio mortale del lavoratore, l’esclusione della causalità di cui all’art. 41, comma 2 c.p. per un fatto colposo del lavoratore è limitata ai casi di condotta abnorme del medesimo. Il comportamento del lavoratore va ritenuto abnorme allorquando, pur rientrando nelle mansioni che gli sono state attribuite, consista in azioni od omissioni radicalmente, ontologicamente, lontane dalle ipotizzabili – e quindi prevedibili – scelte, anche imprudenti, di un lavoratore nell’esecuzione del lavoro, con conseguente esonero da responsabilità del titolare della posizione di garanzia (Cassazione penale sez. IV, 29/03/2018, n.31615)